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ATTUALITÀ
(da PANORAMA N.13 / 2001)
A colloquio con
Dragan Balija, sindaco di Lussinpiccolo, capoluogo dell'isola
che vuole offrire più della vegetazione rigogliosa e l'aria salubre
Lussino da vivere
di Lorena Pavlic
Per molti Lussino è una delle isole dell'Adriatico
settentrionale più belle. Nella preistoria era congiunta con quella di
Cherso grazie all'istmo di Ossero (Osor) ma ai tempi dei Liburni venne
costruito il canale attraverso la stretta lingua di terra tanto da
separare in modo artificiale le due isole. Il panorama ricorda quello
chersino, ma è meno aspro e più mite, e il vero punto di forza di
Lussino sono la sua vegetazione mediterranea rigogliosa e un ottimo clima.
La splendida baia di Cigale (Cikat), fino al 1886 zona abbandonata e
rocciosa, su iniziativa del professore della scuola di marineria Ambroz
Haracic cambiò completamente fisionomia. Egli fece piantare centinaia di
migliaia di alberelli che crearono quella lussureggiante pineta che ha
fatto diventare Lussinpiccolo un noto centro turistico e sanitario già
verso la fine del XIX secolo. A Lussino tutto è legato al mare: terra di
capitani e marinai, ha visto svilupparsi il porto, i cantieri, la scuola
nautica e naturalmente il turismo in tutte le sue forme.
Questa era Lussinpiccolo nel passato ma il presente com'è? Lo
chiediamo al primo cittadino di Lussinpiccolo, il sindaco, riconfermato
alle ultime elezioni, Dragan Balija, che ci parla anche dei piani futuri
per lo sviluppo della bella città isolana.
"Prima di parlare di Lussino dal punto di vista delle potenzialità
economiche, vorrei rilevare la specificità giuridica di questo comune che
si estende su ben sette isole abitate fra cui naturalmente l'isola di
Lussino, parte dell'isola di Cherso e poi Unie, Sansego (Susak), Asinello
(Ilovik), Canidole piccola (Male Srakane) e Canidole grande (Vele Srakane).
Da questa particolare configurazione geografica derivano sia i nostri
vantaggi (uno splendido arcipelago) sia alcuni problemi dettati dalla
distanza tra un'isola e l'altra e che si riflettono sulle difficoltà dei
collegamenti. La sola città di Lussinpiccolo è l'abitato più grande fra
quelli delle isole dell'Adriatico settentrionale e in assoluto il centro
più dinamico. Pure in quanto a standard degli abitanti posso affermare
che, grazie anche all'impegno profuso dai nostri predecessori, questo è a
livelli invidiabili, al di sopra di quella che è la media nelle
isole."
Cosa offre la città di Lussinpiccolo ai suoi abitanti?
"Tutto quello che è necessario a una vita decorosa. Abbiamo una Casa
della salute pubblica molto ben organizzata, asili, scuola ottennale e
medie che contano ben 1.800 frequentanti. È illustrativo il fatto che
stiamo costruendo il nuovo edificio della scuola elementare che sarà il
più grande, in quanto a capacità, di tutte le scuole che esistono sulle
isole. La costruzione della scuola ha assoluta priorità visto che le
lezioni si tengono ora in due edifici vecchi di un centinaio d'anni e che
versano in condizioni pietose tanto che già una decina d'anni fa
un'ispezione aveva decretato l'inabilità degli stabili. Purtroppo finora
non si è potuto fare altro che continuare ad usarli, sempre con la paura
di qualche intonaco pericolante. La costruzione del nuovo edificio
scolastico è un investimento considerevole che ammonta a 30 milioni di
kune e a cui la nostra città non riesce a far fronte da sola. Per questo
abbiamo chiesto aiuto alla contea e al Ministero per l'istruzione.
Speriamo che fra due anni lo stabile sarà ultimato. L'elementare di
Lussinpiccolo fa capo a ben sei sezioni periferiche mentre i ragazzi che
s'iscrivono alle medie superiori possono scegliere fra alcuni indirizzi:
ginnasio, nautico, turistico e industriale.
La città ha inoltre una dozzina di associazioni sportive molto ben
frequentate e parecchie società culturali. Fra quest'ultime vorrei
rilevare la compagnia amatoriale 'Josip Antun Kraljic' ovvero 'JAK' che
sta diventando semi professionale visto che opera da più di vent'anni.
Abbiamo poi la banda di strumenti a fiato, le majorette e in genere tutti
quei contenuti culturali che ogni città sulla terraferma possiede,
incluso un cinema.
Tornando ai contenuti che offre la città non dimentichiamo l'aeroporto,
costruito con le nostre forze nel 1985 e importantissimo per il turismo di
tutta la zona. Ora si sta pensando di ampliarlo ovvero di prolungare la
pista tanto da permettere lo scalo di velivoli più grandi di quelli fino
a 50 posti e di modernizzare la torre di controllo. I mezzi sono già
stati definiti nel bilancio dello stato. Quest'opera dovrebbe essere
ultimata fra due anni".
Quanti sono gli abitanti dell'isola?
"Sono complessivamente 9.000. La maggior parte di questi vive a
Lussinpiccolo, circa 6.500, mentre gli altri sono dislocati nelle
rimanenti 13 località: Asinello, Lussingrande, Chiusi Lussignano (Cunski),
San Giacomo (Sv. Jakov), Neresine, Ossero (Osor), Puntacroce (Punta Kriza),
Ustrine, Bellei, Canidole grande e Canidole piccola, Sansego e Unie.
Alcune di queste sono scarsamente abitate e il nostro intento è di
mantenere almeno costante il numero degli abitanti se non cercare di
aumentarlo".
Quali sono le risorse economiche di Lussino?
"Visto che quella principale è il turismo, uno dei presupposti più
importanti per il suo sviluppo sono le comunicazioni. Purtroppo il
collegamento tra la nostra isola e la terraferma non è risolto nei
migliore dei modi. Pur avendo due scali traghetto per l'isola di Cherso, a
Smergo e a Porosine, il fattore che gioca a nostro sfavore è la distanza
fra questi e la sola Lussinpiccolo. Esiste la necessità di instaurare una
linea diretta tra Lussinpiccolo e Fiume e Pola da una parte nonché Zara
dall'altra. Inoltre i nostri dirimpettai italiani hanno più volte
manifestato interesse per un collegamento diretto tra Ravenna e Ancona con
Lussinpiccolo. A livello statale non è stato fatto ancora nulla ed è un
peccato perché i collegamenti via mare, soprattutto d'estate, risolvono
molti problemi che si verificano sulle strade.
Il nostro tasto dolente è infatti lo stato in cui si trova l'unica strada
che attraversa l'isola. Costruita nel '68-'69, non è mai stata ritoccata,
a parte un breve tratto verso Porosine e i turisti che giungono fino a noi
si lamentano soprattutto dei disagi che provano percorrendola. Eppure i
dati statistici parlano chiaro: il comune di Lussino contribuisce a
realizzare una parte non indifferente dell'introito derivante dal turismo
e precisamente il 20 per cento a livello di contea e il 5 per cento a
livello nazionale. Dopo innumerevoli insistenze da parte dei comuni di
Cherso e di Lussino, l'anno prossimo dovrebbero iniziare i lavori di
ampliamento della viabile e dell'eliminazione dei punti in cui le curve
sono eccessivamente acute e in cui riducono la visibilità. Fra le
richieste che abbiamo in comune con la città di Cherso c'è quella di
ottenere una deviazione della strada che ora passa proprio sopra il lago
di Vrana, la nostra sorgente principale di acqua potabile, e che nel caso
del rovesciamento di una cisterna carica di petrolio provocherebbe una
catastrofe ecologica sia per Cherso che per Lussino.
La nostra azienda turistica più grande, la "Jadranka" s.p.a, è
passata attraverso il processo di privatizzazione in maniera indolore,
senza licenziamenti e scioperi. È stata acquistata da 2.500 piccoli
azionisti e speriamo che presto arrivi anche qui da noi il tanto atteso
capitale straniero a portare un po' di linfa fresca.
L'altro settore in cui Lussino vanta una lunga tradizione, che dura dal
XVII secolo, è la cantieristica. Lussino ha dato i natali a noti
costruttori di navi e capitani tanto che la nostra città viene nominata
in tutte le più importanti enciclopedie marittime mondiali. Da ricordare
che i nostri predecessori hanno fondato il Lloyd triestino, il cantiere di
Monfalcone, la prima compagnia aerea italiana per il trasporto delle
merci. La tradizione ha la sua parte importante ma è un dato di fatto che
il 90 per cento degli introiti del comune provengono dal turismo e dalle
attività ad esso legate".
Si tratta di turismo esclusivamente estivo oppure la vostra offerta
include anche i mesi invernali?
"Il grosso delle entrate si realizza da aprile a inizio ottobre, com'è
da aspettarsi. Noi però non ci accontentiamo di questo stato di cose
perché pensiamo che la nostra isola offre maggiori opportunità che
potrebbero venir sfruttate anche nei mesi di 'magra'. Nell'ambito del
progetto 'Turismo sanitario', al quale partecipano, oltre alla municipalità,
l'Ente turistico, la 'Jadranka' s.p.a. e l'Istituto per il turismo
vogliamo sfruttare le capacità ricettive già esistenti per offrire in
autunno e in inverno ai nostri ospiti l'opportunità di godersi al massimo
il nostro clima mite e salubre non solo per le passeggiate ma per
dedicarsi al fitness, alla sauna, al nuoto in piscina. Adesso siamo
impegnati nel rimettere in sesto i numerosi sentieri che attraversano
l'isola, con tanto di indicazioni e un prospetto in fase di stampa.
Quest'inverno abbiamo ultimato il sentiero che dall'abitato di Chiusi
Lussignano arriva fino a Ossero e naturalmente passa per l'interno
dell'isola. Chi lo desidera percorrere tutto, deve avere a disposizione
almeno sette ore perché è tanto che dura la camminata. Abbiamo in piano
di realizzare un tracciato a parte per i patiti della bicicletta.
Incontriamo delle difficoltà perché l'isola è molto stretta soprattutto
nella zona di Lussinpiccolo".
Si presuppone che la maggior parte degli abitanti sia impiegata nel
turismo e nelle attività terziarie.
"È vero che il turismo offre buona parte dei posti a disposizione ma
non dobbiamo dimenticare che, ancor sempre, si tratta di un lavoro quasi
stagionale e nei mesi invernali a continuare a lavorare in questo campo
sono pochi. Purtroppo devo constatare che abbiamo parecchi disoccupati, un
numero che varia dalle 400 alle 500 persone ovvero il 12 per cento della
popolazione attiva. Questo numero non riflette però la situazione reale
dato che, nel momento in cui si cerca la persona per un lavoro definito,
non si riscontra alcun interesse. Tanti sono quelli evidenziati
all'Ufficio collocamenti ma non tutti fra di loro cercano realmente un
impiego, preferendo guadagnare di più con il lavoro nero.
Premettendo che senza grandi investimenti non possiamo creare molti posti
di lavoro, e qui mi riallaccio al discorso fatto prima sugli interventi
stranieri, abbiamo però chiaramente definito che non desideriamo più
costruire alberghi per un turismo di massa, che già esistono, ma nemmeno
appartamenti che poi verranno venduti a persone che verranno a
Lussinpiccolo per fare le ferie o per trascorrervi il fine settimana. Il
nostro intento è di permettere la costruzione di pensioncine che offrano
uno standard piuttosto alto di contenuti per attirare una clientela più
esigente e in grado di spendere di più, anche nei mesi invernali.
Concretamente, presso l'azienda 'Jadran' sono impiegate circa 600 persone
fisse ma molte di più sono quelle stagionali, oltre il centinaio è il
personale del cantiere di riparazioni e abbiamo un gran numero di piccoli
imprenditori. Sta aumentando di anno in anno il numero di stranieri che
s'innamorano dell'isola prima come turisti e che poi decidono di venirci a
vivere avviando una piccola attività. Recentemente in località Calvario
abbiamo gettato le basi per la futura zona industriale che comprende
grandi capannoni da affittare agli imprenditori privati".
I giovani che terminano le scuole superiori a Lussinpiccolo, possono
trovare qui anche un lavoro?
"Come dappertutto, in alcuni settori c'è più offerta in altri meno.
La città di Lussinpiccolo ha dato a una cinquantina di studenti un
credito che dovranno restituire una volta che saranno tornati a casa e
avranno trovato un impiego".
Quante sono le possibilità di diventare proprietari di un alloggio?
"Nelle località turistiche è difficile trovare qualcuno disposto ad
affittare un appartamento ai residenti perché si preferisce lasciarlo
libero per i turisti. Vista la configurazione geografica di Lussinpiccolo,
è improbabile che si ripeterà il boom edilizio degli anni passati. È
nostro desiderio che i nuovi appartamenti siano dislocati in varie località
dell'isola come Lussingrande, Neresine, Chiusi Lussignano. Verso la fine
dell'anno approveremo il nuovo piano urbanistico che dovrà tener conto
della necessità di non concentrare tutto a Lussinpiccolo. Nell'ambito
degli alloggi sociali, la cui edificazione viene cofinanziata dallo stato
in base alla delibera del ministro Cacic, è prevista la costruzione di 24
appartamenti a Lussingrande".
Anche un visitatore occasionale avrà avuto modo di notare i lavori in
corso nel centro di Lussinpiccolo. Di che cosa si tratta?
"Stiamo realizzando il nuovo sistema di canalizzazione per le acque
di scolo con tanto di depuratore. Si tratta di un'opera importante e di un
grande investimento. Si sta inoltre costruendo il nuovo edificio
scolastico. Un grosso problema per Lussinpiccolo è la mancanza di posti
macchina. D'estate il centro è letteralmente intasato dalle automobili e,
in mancanza di un parcheggio, abbiamo dovuto regolare il traffico con la
posa di sbarre, impopolari ma oltremodo necessarie, e creare una zona a
pagamento. Nei nostri progetti c'è la costruzione di un maxi garage ma si
tratta di un'opera che richiede molti mezzi e per ora ci limitiamo a
correre ai ripari con le restrizioni su dette. Abbiamo in piano di rifare
completamente l'infrastruttura del centro e la pavimentazione della riva.
Nei progetti c'è pure l'ampliamento del cimitero cittadino di S. Martino.
Stiamo contattando il Ministero per la difesa affinché renda alla città
buona parte degli impianti che un tempo appartenevano all'ex Armata e che
sono ubicati in zone molto attraenti. In un'insenatura denominata Kovcanje,
ancor sempre in mano all'Esercito, vorremmo che lo stato costruisse un
marina".
Come sono i collegamenti con le piccole isole vicine?
"Esistono, ma non sono abbastanza frequenti come vorremmo. Abbiamo il
caso delle isole di Canidole in cui la nave non attracca per alcuni
giorni, anche a causa dello scalo che non è grande a sufficienza per
permettere l'accesso a imbarcazioni di stazza maggiore. Il Ministero per i
lavori pubblici sta facendo molto negli ultimi anni per quel che riguarda
la costruzione degli scali traghetto e dell'ampliamento della riva dove le
imbarcazioni attraccano. Sull'isola di Sansego si sta innalzando un muro
sulla riva che riparerà la parte bassa dell'abitato dalle ondate. Si sta
costruendo una strada fino alla punta estrema dell'isola di Lussino per
permettere di raggiungere la dirimpettaia isola di Asinello in barca in
soli dieci minuti. A Unie è stata ampliata la riva e sia la città che la
contea finanziano il collegamento della nave che da Pola giunge a
Lussinpiccolo affinché prolunghi la sua rotta fino a Unie.
L'altro punto dolente di queste isole è l'acqua potabile. Stiamo
ultimando il progetto di realizzare l'acquedotto e la canalizzazione a
Sansego perché l'isola dipende dalle cisterne che periodicamente
forniscono l'acqua ai suoi abitanti. Subito dopo sarà la volta di Unie e
Asinello".
Qual è il quadro demografico di queste isole minori?
"Sansego è quella con il maggior numero di abitanti, che varia tra i
160 e 200. Dipende dal numero degli americani di origine sansegota
presenti sull'isola. Alcuni vi vivono per sei mesi mentre il resto
dell'anno lo trascorrono in America. D'estate invece gli abitanti
raggiungono le 800 unità. Meno popolate invece Unie e Asinello mentre un
vero e proprio allarme sta scattando per le isole di Canidole. A Canidole
piccola vivono due persone, una del posto e un austriaco, mentre Canidole
grande ha otto abitanti.
Lo stato ha varato un programma di rivitalizzazione delle isole ma è
rivolto alle isole maggiori. Invece si dovrebbe tener conto di questi
piccoli gioielli che rischiano di rimanere del tutto abbandonati, magari
creando un fondo da cui attingere i finanziamenti per invogliare alcune
famiglie a ripopolare queste isole. La ricchezza di cui disponiamo va
coltivata e valorizzata".
Il bronzo dell'isola
«Abbiamo investito finora parecchio nella cultura e
pensiamo farlo anche in futuro», rileva il sindaco. "Negli ultimi
due anni sono state inaugurate due importanti mostre permanenti: la
collezione artistica di Andro Vid Mihicic, che ha donato alla città una
novantina di opere di autori croati, e la collezione di opere di pittori
italiani di Giuseppe Piperata. Nella Torre veneziana di Lussingrande è
stata inaugurata una galleria artistica permanente. A queste collezioni si
aggiungono i reperti archeologici custoditi a Ossero. Siamo ora in fase di
fondazione del Museo civico di Lussinpiccolo che dovrebbe riunire tutti i
contenuti su menzionati.
Stiamo restaurando in centro un edificio noto come Palazzo Quarnero che
dovrebbe ospitare il futuro Museo della marineria in cui verrebbe
collocata la statua di Apoxyòmenos (l'atleta che si deterge dopo la
gara), un bronzo greco rinvenuto alcuni anni fa nei nostri fondali, del
quale si dice che si tratti di uno dei pochi reperti originali nel mondo,
tanto che si stima ce ne siano solo cinque. Una sua copia è conservata
presso il museo di Vienna. Ha 2500 anni, viene restaurato a Zagabria e
quando ci verrà restituito vogliamo avere un ambiente adatto in cui
esporlo. Vorremmo diventare come la cittadina di Riace che, grazie ai suoi
famosi bronzi, riesce ad avere 800 mila pernottamenti all'anno, realizzati
dai turisti di tutto il mondo che desiderano ammirarli."
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